Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza
Descrizione:
La fine della guerra fredda non ha posto fine né alla guerra né alla corsa agli armamenti. negli utimi anni guerre terribili hanno portato l’inferno in varie parti del mondo e la tendenza a cercare "soluzioni" militari piuttosto che politiche e pacifiche ai conflitti è andata aumentando. ha dunque ancora senso sostenere, come molti hanno fatto in relazione alla guerra del Golfo, che vi sono guerre giuste o giustificate? Piuttosto va nuovamente valorizzata la proposta della disobbedienza civile: non sempre infatti, nella lotta contro la violenza, il militarismo, il sopruso, lo sfruttamento, il metodo democratico è sufficiente, e in tante parti del mondo non è oggi nemmeno praticabile. Il ricorso a strumenti di lotta nonviolenta costituisce quindi un’alternativa che deve essere presa seriamente in considerazione. E nel nostro secolo la discussione e la pratica della disobbedienza civile sono state notevolmente influenzate dalla dottrina e dalla prassi di Gandhi, sostenitore di una "nonviolenza del forte" che coniughi la virtù della mitezza con alcune di quelle virtù comunemente ritenute necessarie per una partecipazione attiva ed efficace alla lotta politica. E’ quindi utile riesaminare le posizioni che Gandhi assunse a proposito di questioni complesse quali la giustificazione della guerra, la violenza verso gli animali, l’eutanasia, la lotta armata, il conflitto israeo-palestinese, la persecuzione nazista contro gli ebrei. Con i saggi raccolti in questo volume Giuliano Pontara approfondisce e articola ulteriormente la sua riflessione sul nodo critico dei rapporti tra etica e politica.
Editore:
Edizione Gruppo Abele
Codice:
blu
Scaffale:
Africa
Autore:
Giuliano Pontara
Categoria:
Didattica e Pedagogia Interculturale