Manifesto per una giustizia minorile mite
Descrizione:
"Eravamo abituati ad un diritto minorile che si occupava di allontanamenti, decadenze di potestà, stato di abbandono, imputabilità, immaturità. In questo volume si prendono in esame altri elementi qualificanti: giustizia di prossimità, ricerca e costruzione del consenso, mediazione, attenzione ai bisogni, integrazione dei servizi, tutore volontario, continuità e stabilità degli affetti e, soprattutto, adozione mite. Alla base di quest'ultima importante novità proposta dal Tribunale per i minorenni di Bari c'è il tentativo di rendere l'accoglienza famigliare meno dolorosa e drammatica, evitando angoscianti tagli con il passato e tutelando l'identità del minore. Ma l'adozione mite è anche un pretesto per sviluppare un discorso più ampio ed articolato sul reale e supremo interesse del minore, a partire dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989. Questo libro, oltre a sistematizzare una corrente della giurisprudenza minorile già praticata nei tribunali italiani, è anche un'occasione per affrontare il problema dei cambiamenti della struttura famigliare, della complessità del tessuto sociale e della necessità di un nuovo giudice, che sappia cogliere e interpretare questi cambiamenti. Dopo il "caso Serena", qui analizzato come esempio paradigmatico, che ha mostrato i limiti di una giustizia minorile troppo legata alle norme e poco alla realtà degli affetti, si rendeva necessaria una ridefinizione dei confini e delle scelte della giurisdizione minorile. "La giurisprudenza deve obbedire alla legge e alla realtà", scrive l'Autore citando Zagrebelsky; da qui la necessità di un relativismo che bisogna sempre tener presente se è vero che nell'affidamento famigliare, nato per garantire la temporaneità dell'accoglienza famigliare, solo il 40% dei minori affidati è tornato a casa nella famiglia d'origine. Questo relativismo, però, non significa anomia ed arbitrio. Tutt'altro. Perché giudici, avvocati e servizi sono costretti ad un serrato confronto sulle prassi. Del resto, come immaginare - e soprattutto proporre - una giustizia minorile che non sia mite? Il giudice minorile agisce su una materia fragile e delicata: non solo i bambini, ma anche gli affetti. La mitezza - pertanto - è necessaria, direi indispensabile. Questo libro, con brillante nitidezza, ne delinea i contorni. " Saverio Abbruzzese
Editore:
FrancoAngeli
Codice:
marrone
Scaffale:
Europa
Autore:
Franco Occhiogrosso
Categoria:
Disagio e prevenzione