Martedì 30 ottobre 2018 ore 16.00
Un altro appuntamento tutto al femminile, in occasione del "Giorno dei morti", proponiamo un laboratorio per preparare assieme il «grano cotto», tipico dolce di questa festività.
Nell’antica Grecia questo dolce rappresentava la bontà e la benevolenza dei defunti e delle loro divinità. Il grano cotto erano i defunti, il vincotto il loro sangue, le noci le loro ossa, gli acini di melograno gli occhi, i canditi la frutta che li rappresenta di più. Una preparazione laboriosa ma gustosa dove il sapore del grano prima lessato è mescolato al vino cotto, chicchi di melograno, noci e cioccolato fondente; non mancano alcune varianti di ingredienti nei centri limitrofi, dove ad esempio si aggiunge dello zucchero, canditi, cannella e cioccolato al latte. In tutte le culture e le religioni il grano è il simbolo stesso della vita e della fertilità. Ma per raccogliere il chicco di grano bisogna recidere la spiga, ucciderla e il chicco solo dopo essere morto a sua volta sottoterra rinascerà in una nuova spiga. Il grano associato anche alla morte e alla resurrezione e diventa il simbolo del continuo e incessante ciclo di morte e rinascita della natura. Morte e rinascita, vita che nasce dalla morte. Mangiare il grano nel «Giorno dei morti« assume, oltre ad un valore rituale, anche un significato propiziatorio per garantire continuazione alla vita e prosperità.
Il Baobab ha sete di questa amicizia, ha bisogno di "tè".
Vi aspettiamo! :D